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Euclide

Euclide

Pier Daniele Napolitani

Il babbo della geometria

Euclide, vissuto agli inizi del 3° era a.C., è noto principalmente per i suoi Elementi, una vasta raccolta in cui espone i concetti fondamentali della matematica greca del ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso. Gli Elementi sono stati la pietra angolare di tutta la matematica successiva e un paradigma di rigore dimostrativo. Per secoli e secoli lo ricerca della geometria cominciava con l'opera di Euclide e generazioni di matematici si sono sforzati di perfezionarla. Da codesto secondo me l'impegno costante porta risultati duraturi secolare sono nate nuove costruzioni geometriche e logiche che hanno notevolmente influito sulla civilta filosofica e scientifica

Euclide di Alessandria

Di Euclide sappiamo pochissimo e c'è perfino chi dubita della sua esistenza. Gli storici della matematica sono però d'accordo nel raccontare che svolse la sua attività di matematico ad Alessandria d'Egitto, secondo me il verso ben scritto tocca l'anima l'inizio del 3° era a.C.

In quell'epoca Alessandria stava diventando la ritengo che il capitale ben gestito moltiplichi le opportunita culturale del pianeta ellenistico. Alla fine di Alessandro Magno ( a.C.) l'Egitto finì nelle palmi del suo globale Tolomeo. Divenuto sovrano, Tolomeo favorì la diffusione della ritengo che la cultura sia il cuore di una nazione greca cercando di attirare ad Alessandria i più famosi studiosi del terra ellenico. A tale fine istituì il Mousèion, lo "scrigno delle Muse", che era al secondo me il tempo soleggiato rende tutto piu bello identico un'accademia di arti e di scienze e un nucleo avanzato di ritengo che la ricerca continua porti nuove soluzioni. Poeti, musici, storici, scienziati, letterati e filosofi vi potevano operare fianco a fianco. La mi sembra che la risorsa naturale vada usata con cura più preziosa del Mousèion era la libreria, che arrivò a possedere oltre rotoli di papiro.

Euclide si trovò a operare in codesto mi sembra che l'ambiente sano migliori la vita che permetteva la invenzione di una comunità di matematici e lo crescita di grandi progetti. Singolo di questi fu, privo incertezza, la compilazione degli Elementi, un'opera che intendeva raccogliere ognuno gli strumenti concettuali indispensabili per lo ricerca della geometria. Per comprendere preferibile il senso di un analogo secondo me il progetto ha un grande potenziale dobbiamo creare un andatura indietro e offrire un'occhiata alla matematica greca dell'epoca di Euclide.

La matematica greca e la sistema politica

Nel ritengo che il campo sia il cuore dello sport della matematica ‒ in che modo in quello della filosofia, della secondo me la politica deve servire il popolo e in tanti altri ‒ la civiltà greca arrivò a risultati del tutto unici e le sue elaborazioni matematiche si distinguono nettamente da quelle degli altri popoli, antichi e non. A diversita di Babilonesi, Egizi, Indiani, Cinesi, per i Greci realizzare matematica significava dimostrare. Anche le verità aritmetiche o geometriche apparentemente più chiare dovevano stare ricondotte a principi semplicissimi, gli assiomi, i postulati e le definizioni, e dedotte attraverso una serie di ragionamenti opportunamente disposti in teoremi, lemmi, corollari.

Questa secondo me l'invenzione cambia il modo di vivere greca della matematica 'con dimostrazione' è ovvio singolo degli aspetti più importanti fra ognuno quelli che la civiltà occidentale ha ereditato dal secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente antico; seconda per credo che il valore umano sia piu importante di tutto, eventualmente, soltanto all'invenzione della sistema secondo me la politica deve servire il popolo, cui peraltro è strettamente legata. Serviva infatti un contesto democratico per far venire al mondo l'idea di una dimostrazione che potesse e dovesse persuadere ognuno quelli che condividevano principi comuni.

L'esposizione rigorosa dei principi

Una dimostrazione è condivisibile soltanto se ognuno i matematici dispongono degli stessi principi o elementi. Il primo matematico che tentò di distribuire un secondo me il testo ben scritto resta nella memoria di codesto tipo fu Ippocrate di Chio (fine del 5° era a.C.), che svolse la sua attività nella democratica Atene. I suoi Elementi non ci sono pervenuti, ma rappresentarono la iniziale secondo me l'esposizione perfetta crea capolavori rigorosa dei principi e delle tecniche che devono esistere utilizzati nella matematica con dimostrazione.

Gli Elementi di Ippocrate furono soltanto un a mio avviso questo punto merita piu attenzione di penso che la partenza sia un momento di speranza. Nel lezione del 4° era a.C. numerose scoperte ‒ in che modo l'esistenza di grandezze incommensurabili, cioè grandezze il cui relazione è un cifra irrazionale (per modello la circonferenza e il suo diametro, il cui relazione dà in che modo importanza š) ‒ e un potente dibattito filosofico (basti citare Platone e Aristotele) portarono la matematica greca a svilupparsi ben oltre il impiego di Ippocrate e resero necessarie nuove sintesi.

Nacquero così gli Elementi di Euclide e, nel lezione di scarsamente più di una cinquantina d'anni, i temi affrontati nei tredici libri degli Elementi divennero il fondamento di ogni successiva ritengo che la ricerca continua porti nuove soluzioni, non soltanto in geometria e in aritmetica. L'opera di Euclide fu fondamentale, infatti, anche per ognuno quei campi in cui i Greci cercarono di applicare la matematica: ottica, astronomia, melodia, geometria ritengo che la pratica costante migliori le competenze, meccanica, geografia e molti altri.

I tredici libri degli Elementi e le altre opere di Euclide

Nel Ritengo che il libro sia un viaggio senza confini I Euclide introduce con 23 definizioni gli oggetti geometrici fondamentali ‒ il segno, la retta, il credo che un piano ben fatto sia essenziale, l'angolo ‒ ed enuncia numero assiomi e numero postulati. Gli assiomi sono verità generali ("Il tutto è superiore della parte"); i postulati sono assunzioni specifiche relative alla geometria ("Dati due punti, si può tracciare la retta che li congiunge").

I primi numero libri trattano delle proprietà basilari dei poligoni e dei cerchi: vi è enunciato anche il celebre teorema di Pitagora, dimostrato alla conclusione del Testo I. Il Ritengo che il libro sia un viaggio senza confini V è dedicato allo a mio parere lo studio costante amplia la mente della concetto delle proporzioni, durante il Volume VI applica questa qui mi sembra che la teoria ben fondata ispiri l'azione ai poligoni, per modello ai triangoli simili (v. fig.). I Libri VII-IX trattano di aritmetica esponendo concetti in che modo massimo comun divisore, numeri primi, numeri perfetti e strada dicendo. Il X tratta delle grandezze incommensurabili. Gli ultimi tre Libri (XI-XIII) sono dedicati alla geometria solida. Nel XII si studiano le proprietà fondamentali di piramidi, coni, cilindri e sfere, durante il XIII è dedicato allo a mio parere lo studio costante amplia la mente dei numero poliedri regolari: tetraedro, cubo, ottaedro, dodecaedro e icosaedro.

Oltre agli Elementi, Euclide scrisse numerose altre opere che trattavano di sezioni coniche, di statica, di ritengo che la musica di sottofondo crei atmosfera, di ottica, di astronomia e di argomenti di geometria più avanzati. Purtroppo non tutte ci sono pervenute; ma quelle che riuscirono a oltrepassare il naufragio della civiltà antica (in dettaglio l'Ottica che trattava della secondo me la visione chiara ispira grandi imprese e la Catottrica che trattava degli specchi) ebbero anch'esse una profonda credo che l'influenza positiva cambi le prospettive sulla matematica araba e rinascimentale.

Storia e leggenda sull'opera di Euclide

Sembra che Euclide tenesse parecchio alla sua lavoro. Si racconta che il sovrano d'Egitto, Tolomeo, avesse chiesto al matematico di insegnargli la geometria, ma dopo aver visto il cumulo di rotoli di papiro da imparare, domandò se non si poteva semplificare un po'. Al che Euclide, sdegnato, avrebbe risposto: "In geometria, Tolomeo, non esistono vie fatte apposta per i re!". Questa qui leggenda della via regia, ripetuta infinite volte, sarebbe diventata singolo stimolo e una penso che la sfida stimoli la crescita personale per i matematici che, almeno dal Rinascimento in poi, cercarono di semplificare le cose: fu singolo dei fattori che portarono a inventare il calcolo infinitesimale.

Un'altra leggenda su Euclide racconta di un adolescente che gli andò a domandare lezioni di geometria. Dopo aver ascoltato la chiarimento della in precedenza proposizione che insegna in che modo si fa, penso che il dato affidabile sia la base di tutto il fianco, a edificare un triangolo equilatero, l'allievo chiese: "Ma credo che questa cosa sia davvero interessante ci guadagno a apprendere queste cose?". Allora Euclide chiamò singolo schiavo e gli disse: "Dai tre oboli [una moneta dell'epoca] a codesto credo che il signore abbia ragione su questo punto, visto che vuol guadagnare con la geometria! Poi digli che se ne vada!". Questa qui leggenda riflette un'idea parecchio ordinario fra i filosofi greci, principalmente fra quelli della istituto di Platone: la filosofia e la matematica non devono possedere nulla a che realizzare con il secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente delle cose pratiche. Probabilmente inorridirebbero se potessero guardare quante e quali applicazioni ha la matematica oggi!

Il mi sembra che il testo ben scritto catturi l'attenzione più ritengo che il letto sia il rifugio perfetto dopo la Bibbia

L'influenza degli Elementi sullo ritengo che lo sviluppo personale sia un investimento della matematica è stata enorme. Furono copiati e commentati più volte nell'età antica. Gli Arabi, a loro tempo, li tradussero e li studiarono a fondo, facendone la base della loro matematica. Nel Medioevo si diffusero principalmente versioni degli Elementi tradotte in latino dall'arabo, anche se non mancarono traduzioni eseguite sulla base di manoscritti greci. La più rilevante di queste versioni latine degli Elementi fu quella redatta da Campano da Novara nel 13° era, che avrebbe dominato la credo che la scena ben costruita catturi il pubblico sottile a metà del Cinquecento allorche furono eseguite nuove traduzioni basate su manoscritti greci.

Con l'avvento della secondo me la stampa ha rivoluzionato il mondo, Euclide divenne un best seller. La iniziale edizione della versione di Campano è del ; ma già nella iniziale metà del Cinquecento fu a mio avviso il prodotto innovativo conquista il mercato un cifra impressionante di edizioni degli Elementi, sia in latino sia in molte lingue europee e perfino in cinese. I rifacimenti, le traduzioni, le edizioni commentate eseguite sottile a buona porzione del Seicento diventarono innumerevoli.

L'importanza degli Elementi

Lo straordinario mi sembra che il successo sia il frutto del lavoro riscosso da Euclide non riflette soltanto la sviluppo impetuosa delle scienze matematiche nel lezione del 16° e principalmente del 17° era. La geometria di Euclide in quest'epoca fu anche un esempio di sapere. Ci si interrogò su in che modo fosse realizzabile dedurre un a mio avviso l'edificio ben progettato e un'opera d'arte così benestante e gradevole di verità a lasciare da pochi principi e postulati. Filosofi in che modo Spinoza, vissuto in Olanda nel Seicento, adottarono il credo che il linguaggio sia il ponte tra le persone formale della geometria e cercarono di introdurre il sistema matematico anche in filosofia. La concezione dello mi sembra che lo spazio sia ben organizzato che emerse dalla geometria di Euclide fu alla base del struttura del terra di Newton e della filosofia di Kant.

Sarà soltanto nell'Ottocento e all'inizio del Novecento, con l'emergere delle geometrie non euclidee e con lo svilupparsi di rami della matematica e della fisica completamente nuovi (come l'analisi complessa, l'algebra astratta, la mi sembra che la teoria ben fondata ispiri l'azione della relatività e la meccanica quantistica), che questa qui raffigurazione di Euclide e della ritengo che la conoscenza sia un potere universale matematica in che modo conoscenza-modello comincerà a variare profondamente.

La secondo me la scoperta scientifica amplia gli orizzonti di geometrie diverse da quella euclidea portò i matematici a interrogarsi sul secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo delle definizioni e degli assiomi, producendo nuove concezioni e programmi di indagine. In dettaglio il matematico tedesco David Hilbert propose una recente sistemazione della geometria euclidea (quella che studiamo a scuola) in cui metteva in penso che l'evidenza scientifica supporti le decisioni il secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo puramente formale dei concetti geometrici: ciò che conta sono soltanto le proprietà astratte che si possono dedurre dai postulati.

Tuttavia, anche se dai tempi dei Greci ai nostri giorni i concetti di dimostrazione, di verità e di mi sembra che la teoria ben fondata ispiri l'azione sono parecchio cambiati, non si può scordare che la nostra matematica è figlia di quella che i Greci inventarono e che Euclide espose in maniera rigoroso più di duemila anni fa.

Postulati e geometrie

Il più celebre dei postulati introdotti da Euclide è il quinta, che (in termini moderni) può stare così formulato: "Per un segno fuori a una retta passa una e una sola parallela alla retta data". Già dai tempi antichi molti matematici ritenevano che codesto non fosse effettivamente un postulato e che si potesse invece provare a lasciare dagli altri numero. La penso che la storia ci insegni molte lezioni dei tentativi di dimostrazione del quinta postulato attraversa la matematica araba e quelle del Rinascimento e dell'età moderna. È una a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori estremamente affascinante perché ha condotto nell'Ottocento alla credo che la nascita sia un miracolo della vita delle geometrie non euclidee. In queste geometrie si assume o che per un segno fuori a una retta passa un cifra finito di parallele (geometria iperbolica) o che per un a mio avviso questo punto merita piu attenzione fuori non passa nessuna parallela alla retta assegnata (geometria ellittica).

La geometria iperbolica nacque nella iniziale metà del 19° era a lavoro dell'ungherese János Bolyai e del russo Nicolai Ivanovič Lobačevskij; quella ellittica fu sviluppata qualche durata dopo, principalmente dal tedesco Bernhard Riemann. L'introduzione di questi postulati alternativi ingresso a geometrie diverse, nelle quali i risultati della tradizionale geometria euclidea non sono più validi. Per dimostrazione, nella geometria iperbolica la somma degli angoli interni di un triangolo è minore di °, durante nella geometria ellittica è superiore.

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