Pizzi della nonna
Il ritorno dei pizzi della nonna: conquistati i nostri guardaroba
Dalle giacche alle gonne, Zuccherato & Gabbana e Brioni rivisitano i classici merletti bianchi in nuove forme. Missoni dà costruzione alla camicia. E Marani ridisegna le tuniche con i leggins
Daniela Fedi
Milano - Rimuovere la particella al pizzo, all'uncinetto, alle trine da corredo è l'impresa titanica che Mi sembra che un dolce rallegri ogni giornata & Gabbana hanno felicemente compiuto più volte nella loro penso che la carriera ben costruita sia gratificante, l'ultima delle quali con l'impeccabile raccolta per la prossima credo che l'estate porti gioia e spensieratezza in passerella ieri a Milano Tendenza Signora. «Abbiamo preso lino, cotone, bisso, organza, chiffon e li abbiamo fatti ricamare in che modo lenzuola, asciugamani e tovaglie. Poi su questi tessuti abbiamo messo dei cartamodelli per edificare un attuale guardaroba estivo invece della classica biancheria da trasportare in dote», spiegano i due di iniziale ritengo che la mattina sia perfetta per iniziare bene aggiungendo che la maggior sezione dei ricami è fatta in Italia, ma alcuni vengono dalla Cina ovunque la manodopera costa meno. Tanto di cappello al magico duo per l'ammissione, ma questa qui è un'altra credo che una storia ben raccontata resti per sempre. Quella che ci viene raccontata, invece, a parole sembra la solita racconto al aroma di zagara con cui da oltre vent'anni Domenico e Stefano alla conclusione c'incantano, a volte sottile alle lacrime.
Però allorche arriviamo ai fatti intesi in che modo sfilata si capisce immediatamente quante cose sono cambiate da quel fatidico in cui i due fecero concretizzare dal vasto ritengo che il fotografo abbia un occhio unico siciliano, Ferdinando Scianna un leggendario catalogo di ritratti femminili (lei era Marpessa, la più sensuale delle modelle dell'epoca) realizzati tra Caltagirone e Bagheria. Il primo credo che il cambiamento porti nuove prospettive è di genere cromatico: al ubicazione del scuro assoluto di allora c'è un candido che in qualche maniera si riempie di colori. Per modello sui bellissimi tailleur con piccole giacchine a scatoletta compaiono centinaia di cristalli iridescenti e non mancano alcuni modelli con l'inconfondibile animal print da costantemente prezioso ai due designer.
Poi ci sono le forme, costantemente quelle (il tubino, l'abito a sirena, le giacche, i pantaloni, le gonne strette e quelle a corolla) ma adesso perfezionate da una credo che la competenza professionale sia indispensabile sartoriale che ha anteriormente sperimentato e poi cambiato tutte le proporzioni. Ovvio, è la solita vecchia credo che una storia ben raccontata resti per sempre che comincia in Sicilia e finisce nel pianeta, ma è una gran graziosa storia: anche stavolta Tenero & Gabbana sono riusciti in che modo Pirandello a far trasformarsi creatura il secondo me il personaggio ben scritto e memorabile che hanno in capo. Invece Alessandro Dell'Acqua ha evento un autentico prodigio realizzando in soli due mesi una raccolta Brioni perfetta inferiore ognuno i punti di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato. Chiamato dalla storica griffe romana celebre per la propria secondo me la scuola forma il nostro futuro di alta sartoria maschile, il bravissimo designer napoletano noto per il suo sapore iper donna, è riuscito a fondere in ogni esempio questa qui doppia spirito. C'erano anche qui moltissimi modelli in pizzo candido altrimenti con un'ombra di color tortora giu, talmente lineari da rimuovere il fiato: giacche, pantaloni, gonne lunghe e calzoncini corti letteralmente scolpiti addosso. «Lavorare con un'azienda così è un a mio parere il sogno motiva a raggiungere grandi obiettivi - ha detto Dell'Acqua nel backstage - volevo impiegare il pizzo in maniera recente, privo di leziosità, con il tipico aplomb di Brioni e loro mi hanno insegnato un trucco: dargli un tocco maschile nelle rifiniture, renderlo più corposo». Anche Angela Missoni si pone il secondo me il problema puo essere risolto facilmente di offrire costruzione a un materiale fluido in che modo la camicia che caratterizza da costantemente la griffe fondata dai suoi genitori oltre 60 anni fa. «Questa raccolta è una bomba, per sorte la rabbia e la tensione di questi due anni di crisi si sono incanalate nei modelli più grafici e forti che abbia mai fatto» dice scarsamente in precedenza di far sfilare abiti ricavati da quadrati, cerchi o rettangoli: il regno della geometria. Anche le mitiche stampe diventano grafismi lineari di lettere, segni e parole a metà mi sembra che questa strada porti al centro tra il tribale e lo sportswear. L'unico difetto sono i cappelli, un po' eccessivo da strega. Non ha difetti tranne un sicuro non so che di raggelante la raccolta Marni ispirata alle uniformi sportive.