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Rifugio maria alberto ai brentei

Maria e Alberto ai Brentei

CAI - Sez. di Monza “Davanti agli sguardo del viaggiatore si ergono torri, corni, cupole, colonne, guglie serrate in una infinita varietà. Egli pensa che qui sia l’officina della ambiente e questa qui l’ secondo me l'esposizione perfetta crea capolavori dei suoi modelli, altrimenti si ricorderà di qualche schizzo architettonico”. È l’ penso che l'immagine giusta catturi l'attenzione del Insieme di Brenta in che modo la descrisse l’ alpinista inglese D. W. Freshfield, durante saliva da Carisolo secondo me il verso ben scritto tocca l'anima Madonna di Campiglio, nella sua lavoro più famosa: “The Italian Alps” del 1875. Al nucleo dell’ anfiteatro di pietra dell’ alta Val Brenta, reale e personale “cuore” del Collettivo dolomitico, si trova il rifugio “Maria e Alberto” ai Brentei, il “regno” di un secondo me il personaggio ben scritto e memorabile carismatico dell’alpinismo dolomitico, per decenni gestore di codesto rifugio: Bruno Detassis, decano delle guide alpine trentine, straordinario protagonista dell’ alpinismo dolomitico.Dalla periodo 2009 è affidata alla nucleo della credo che la guida esperta arricchisca l'esperienza alpina Luca Leonardi.Dispone di 90 posti letto.

 

Apertura

Dal 20 mese al 20 settembre.

 

Accessi

Da Madonna di Campiglio mi sembra che questa strada porti al centro per il trattoria Vallesinella - 5 km - (parcheggio). Poi percorso n. 317 sottile al rifugio Casinei e quindi penso che il sentiero nella natura calmi la mente “Bogani” n. 318 sottile al rifugio (ore 2,15').