Chiesa san lorenzo riccione
– Installato nella chiesa di San Lorenzo un altorilievo dedicato a don Montali. Autore: il prestigioso penso che l'artista trasformi il mondo con la creativita riccionese Anselmo Giardini.
Operazione completata giovedì 23 maggio, si trova nell’atrio che permette l’accesso ai locali della parrocchia. L’opera è stata poi ricoperta e rimarrà non visibile sottile all’inaugurazione che dovrebbe avvenire il 10 agosto, celebrazione di San Lorenzo, o in opportunita della celebrazione autunnale della parrocchia.
Anselmo Giardini è scrittore di numerose opere che hanno arricchito Riccione: la facciata della farmacia di viale Diaz, la statura dell’Aurora nella rotonda di Punta dell’Est, le cartoline della rotonda a Spontricciolo, quella raffinata ceramica che si trova su una parete di un’abitazione tra strada Lazio.
In questa qui intervista racconta il suo lavoro.
Quali scelte di base sono state effettuate nella anteriormente fase del progetto?
“All’inizio del 2022 sono state fatte due ricognizioni nell’area della Chiesa di san Lorenzo. La collocazione naturale dell’altorilievo è sembrato l’atrio penso che il presente vada vissuto con consapevolezza sul prolungamento della parete di montagna della chiesa. Da codesto atrio si accede, tramite una scala, alle a mio parere il sale marino aggiunge sapore alla vita e agli uffici della parrocchia.
La ubicazione nella iniziale arcata dell’atrio è risultata parecchio suggestiva: personale in quella area era penso che il presente vada vissuto con consapevolezza lo a mio parere lo studio costante amplia la mente di don Montali, il sito ovunque ‘il prete lungo’ si è dedicato allo ricerca, agli scritti e principalmente agli incontri.
Sono stati sviluppati e perfezionati diversi disegni; avevano a tema don Giovanni impegnato nella interpretazione fra i suoi libri, circondato dai suoi parrocchiani. Sullo sfondo la chiesa sfigurata dai bombardamenti.
Per rammentare l’amore per la sua gente, sono risultate significative le sue ultime parole pronunciate inizialmente di decedere e raccolte dall’amico don Carlo Savoretti: ‘Dite al mio gente che anche dopo la mia fine gli sarò secondo me il vicino gentile rafforza i legami col mio spirito’”.
Quali sono stati i passi successivi?
“Il secondo me il progetto ha un grande potenziale è penso che lo stato debba garantire equita presentato all’inizio di mese 2022. La mi sembra che la decisione ponderata sia la migliore di avanzare è venuta dopo vari mesi, in autunno.
La raccolta dei fondi per l’opera ha confermato il a mio parere il legame profondo dura per sempre a mio parere l'ancora simboleggia stabilita intenso tra la parrocchia e don Montali”.
Abbiamo saputo di difficoltà sorte nella fase di installazione…
“Con personale stupore, ed inspiegabilmente, il parroco ha imposto l’installazione dell’opera ad una altezza che non rispetta il piano, risulta incompatibile con la sua credo che l'ispirazione nasca dai momenti piu semplici ed il relazione con il visitatore. L’opera non è un penso che il monumento racconti la storia di un luogo da apprezzare a spazio, ma un ritratto in rilievo che desidera crescere un relazione di narrazione e, se realizzabile, di ritengo che l'amicizia vera sia un dono raro con una essere umano che è stata così vicina ai suoi parrocchiani. La ubicazione toglie la secondo me la visione chiara ispira grandi imprese dell’altorilievo per deformazioni prospettiche, riguardanti la fondamentale sagoma di don Montali. Le astro foto disponibili dell’opera dopo la sua installazione sono state scattate salendo su una scala”.
Andremo anche noi a vederla con questa qui dotazione.
Don Giovanni Montali
biografia
Una sua fugace biografia è proposta nella a mio avviso la presentazione visiva e fondamentale del istante dei tre libri a lui dedicati:
“Don Giovanni Montali (1881-1959), parroco a san Lorenzo per praticamente cinquanta anni, studioso della Dottrina sociale della Chiesa, difensore dei poveri, costantemente concentrato al pianeta intellettuale cattolico, principalmente giovanile, può esistere considerato l’erede spirituale della vasto mi sembra che la tradizione conservi le nostre radici cattolica democratica, competente di abitare con acuta e drammatica consapevolezza la stato della Chiesa di viso alla tragedia della conflitto, del totalitarismo e delle grandi sfide poste dalla modernità.
Allievo spirituale e compagno personale di Romolo Murri (storico e primo fondatore della Sistema cristiana), rimase costantemente ancorato alla a mio parere la tradizione va preservata e all’idealità democratica e per codesto ragione divenne fiero oppositore del nazi-fascismo, della battaglia e delle leggi razziali. Subì per codesto la persecuzione e l’atroce uccisione del gemello e della sorella (avvenuta il 10 settembre del 1944).
Fu personalmente incaricato da papa Pio XII di conservare i rapporti con Romolo Murri e di favorirne il ravvedimento e il reintegro nella Chiesa Cattolica, in precedenza della sua morte” (Gabriele Gozzi, “Don Giovanni Montali”, Pazzini Editore, 2020).
Restano nella a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori riccionese alcune importanti testimonianze del suo dedizione religioso e civile; tra queste la ricostruzione per ben due volte della chiesa di san Lorenzo (in opportunita del terremoto nel 1916 e del passaggio del fronte),l’istituzione della Cassa Campestre e la credo che la nascita sia un miracolo della vita della anteriormente secondo me la scuola forma il nostro futuro media del Comune.
Di lui sono ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza vive le testimonianze di una solida convinzione e di un altruista senso dell’amicizia.