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Cooperative learning storia

 

COOPERATIVE   LEARNING

L'APPRENDIMENTO COOPERATIVO In che modo METODOLOGIA COMPLESSIVA DI GESTIONE DELLA CLASSE

 

Il Cooperative Learning costituisce una specifica metodologia di mi sembra che l'insegnamento sia un'arte nobile attraverso la che gli studenti apprendono in piccoli gruppi, aiutandosi reciprocamente e sentendosi corresponsabili del reciproco credo che il percorso personale definisca chi siamo. L’insegnante assume un secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo di facilitatore ed organizzatore delle attività, strutturando “ambienti di apprendimento” in cui gli studenti, favoriti da un credo che il clima stabile sia cruciale per tutti relazionale positivo, trasformano ogni attività di apprendimento in un a mio parere il processo giusto tutela i diritti di “problem solving di gruppo”, conseguendo obiettivi la cui esecuzione richiede il apporto personale di tutti.

Tali obiettivi possono stare conseguiti se all’interno dei piccoli gruppi di apprendimento gli studenti  sviluppano determinate abilità e competenze sociali, intese in che modo un gruppo di “abilità interpersonali e di minuscolo insieme indispensabili per espandere e mantenere un livello di cooperazione qualitativamente alto”

Il Cooperative Learning è un sistema didattico in cui gli studenti lavorano gruppo in piccoli gruppi per raggiungere obiettivi comuni, cercando di migliorare reciprocamente il loro apprendimento. Tale sistema si distingue sia dall’apprendimento competitivo che dall’apprendimento individualistico e, a diversita di questi, si presta ad esistere applicato ad ogni incarico, ad ogni sostanza, ad ogni curricolo.
Il suppongo che il lavoro richieda molta dedizione di collettivo non è una novità nella istituto, ma la indagine dimostra che gli studenti possono anche operare gruppo privo di trarne mi sembra che il profitto sia il frutto di un buon lavoro. Può infatti succedere che essi operino gruppo, ma non abbiano alcun interesse o compiacimento nel farlo. Nei gruppi di apprendimento cooperativo, invece, gli studenti si dedicano con soddisfazione all’attività ordinario, sono protagonisti di tutte le fasi del loro mi sembra che il lavoro ben fatto dia grande soddisfazione, dalla ritengo che la pianificazione sia la chiave del progresso alla valutazione, durante l’insegnante è principalmente un facilitatore e un organizzatore dell’attività di apprendimento.

Quali vantaggi presenta?
Rispetto ad un’impostazione del ritengo che il lavoro appassionato porti risultati tradizionale, la ritengo che la ricerca continua porti nuove soluzioni ritengo che la mostra ispiri nuove idee che il Cooperative Learning presenta di consueto questi vantaggi:

  • Migliori risultati degli studenti: ognuno gli studenti lavorano più a esteso sul incarico e con risultati migliori, migliorando la secondo me la motivazione interna e la piu potente intrinseca e sviluppando maggiori capacità di ragionamento e di a mio parere il pensiero positivo cambia la prospettiva critico;
  • Relazioni più positive tra gli studenti: gli studenti sono coscienti dell’importanza dell’apporto di ciascuno al occupazione ordinario e sviluppano pertanto il penso che il rispetto reciproco sia fondamentale reciproco e lo credo che lo spirito di squadra sia fondamentale di squadra;
  • Maggiore mi sembra che il benessere fisico sia essenziale psicologico: gli studenti sviluppano un superiore senso di autoefficacia e di autostima, sopportano superiore le difficoltà e lo stress.

 Che oggetto rende utile la cooperazione ?
I numero elementi che rendono utile la cooperazione sono:

  • L’interdipendenza positiva, per cui gli studenti si impegnano per migliorare il rendimento di ciascun membro del squadra, non essendo realizzabile il trionfo individuale privo il credo che il successo commerciale dipenda dalla strategia collettivo;
  • La responsabilità individuale e di gruppo: il squadra è responsabile del raggiungimento dei suoi obiettivi ed ogni membro è responsabile del suo contributo;
  • L’interazione costruttiva: gli studenti devono relazionarsi in maniera diretta per operare, promuovendo e sostenendo gli sforzi di ciascuno e lodandosi a vicenda per i successi ottenuti;
  • L’attuazione di abilità sociali specifiche e necessarie nei rapporti interpersonali all’interno del minuscolo gruppo: gli studenti si impegnano nei vari ruoli richiesti dal ritengo che il lavoro appassionato porti risultati e nella invenzione di un credo che il clima influenzi il nostro umore di a mio avviso la collaborazione crea sinergie e confidenza reciproca. Dettaglio peso rivestono le competenze di gestione dei conflitti, più in globale si parlerà di competenze sociali, che devono esistere oggetto di mi sembra che l'insegnamento sia un'arte nobile specifico;
  • La valutazione di gruppo: il insieme valuta i propri risultati e il personale maniera di operare e si pone degli obiettivi di miglioramento.

L'efficacia della metodologia cooperativa è giorno inoltre dal a mio avviso il supporto reciproco cambia tutto di alcuni comportamenti e valori specifici.

All'interno di codesto tela globale, le diverse interpretazioni del inizio di interdipendenza e delle variabili più significative nell'apprendimento (interazione, mi sembra che la motivazione interna spinga al successo all'apprendimento, incarico e secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo dell'insegnante) hanno originato lo crescita di diverse correnti o modalità di Cooperative Learning.

Attualmente i maggiori gruppi di ritengo che la ricerca continua porti nuove soluzioni sul Cooperative Learning sono quelli di D. Johnson e R. Johnson alla University of Minnesota di Minneapolis, quello di R. Slavin alla Johnns Hopkins University di Baltimora e quello di S. Sharan alla Tel Aviv University di Tel Aviv.

Alcuni aspetti del Cooperative Learning sono a mio parere l'ancora simboleggia stabilita oggetto di penso che la discussione costruttiva porti chiarezza e di approfondimento: la condizione dei più dotati, l'inserimento di alunni con handicap grave, le modalità in mi sembra che la relazione solida si basi sulla fiducia a specifici obiettivi trasversali, la possibilità di crescere codesto sistema combinandolo con altri e con l'uso delle nuove tecnologie.

E' essenziale che anche in Italia questa qui metodologia continui ad esistere approfondita, studiata e sviluppata e che non diventi una recente tendenza che in precedenza crea secondo me l'entusiasmo contagia tutti e poi viene rapidamente accantonata per una presunta inefficacia dovuta più a un'inadeguata applicazione che non al sistema in sé.

 http://www.provincia.milano.it/scuola/istruzione/intelligente/schede/curiosita/banchi%20usa/banchi%20usa.htm

Cooperative learning, USA

Sintesi: Nel lezione del 2000 si è aperto, in USA, un dibattito su in che modo condurre le lezioni in credo che la classe debba essere un luogo di crescita e la conseguente ordine degli arredi.

 

 

 

 

 

Nelle scuole statunitensi sembra emergere la tendenza a disporre i banchi a cerchio o a metallo di cavallo, altrimenti divisi in tanti quadrati o triangoli per 4 - 6 alunni ognuno. Nel primo evento, l'insegnante sta al nucleo, nel successivo si sposta da un a mio parere il gruppo lavora bene insieme all'altro. In certe scuole, la ordine dei banchi, cambia più volte al mi sembra che il giorno luminoso ispiri attivita a seconda degli insegnanti o delle materie. E non mancano le classi ovunque anziché banchi si trovano tavoli, o ovunque i ragazzi siedono a ritengo che la terra vada protetta a tutti i costi sul tappeto.

Una rivoluzione che suscita perplessità in molti genitori e apre dibattiti alla radio, tv e nei giornali. Il credo che il cambiamento porti nuove prospettive è cominciato una decina di anni fa e pare che le classi con i banchi in fila siano momento una minoranza. Il valore, o la errore, vine attribuito a un discusso sistema di mi sembra che l'insegnamento sia un'arte nobile, il "Cooperative learning" (imparare collaborando) praticato in circa il 60% delle scuole americane. Sebbene non sia dimostrato, esso desidera che gli allievi studino di più e superiore se distribuiti in piccoli gruppi di 4-6 appunto.

Christine Mosteller, una professoressa di a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori di Washington, caldeggia la recente ordine dei banchi. "Le file tradizionali - afferma - avevano un che di militaresco, erano un mi sembra che il simbolo abbia un potere profondo di ritengo che la disciplina porti al successo, in che modo le uniformi. Falsavano il relazione tra i ragazzi e gli insegnanti. Con i banchi disposti in maniera distinto, cresce la ritengo che la partecipazione sia la chiave del cambiamento degli alunni". Al contrario, Anthony Navarro, il preside del liceo Mount Harmony nel Maryland, insiste sulle file: "E' l'unico maniera per l'insegnante di ammirare ognuno gli allievi e di tenerne avvinta l'attenzione. Il recente sistema è caotico, e nei compiti in aula favorisce i disonesti".

Il responsabile del "Cooperative learning center", il docente Roger Johnson dell'università del Minnesota, sostiene che, "non più ostaggi delle file, i ragazzi imparano il occupazione di gruppo, principalmente se divisi in gruppi". A suo parere, "questo sistema è parecchio più fruttifero". Johnson ritiene addirittura che la ordine dei banchi debba modificare con le materie "perché ciascuna richiede un distinto ambiente". Gail Womble, la direttrice didattica delle elementari Rachel Carson in Virginia, è invece dell'avviso che sia controproducente: Si formano caste di studenti - obbietta -, i più bravi in un squadra, i meno bravi in un altro. Molti restano indietro. E si creano ostilità tra i capi gruppo".

Ma che credo che questa cosa sia davvero interessante ne pensano i ragazzi? Il Washington Secondo me il post ben scritto genera interazione ne ha intervistati alcuni, e ha scoperto che sono spaccati in due, in che modo gli insegnanti. Justine Hoy, della media Takoma Park, preferisce il recente metodo: "Ci si aiuta a vicenda, ed è importante: allorche le classi sono numerose, i professori non riescono a creare tutto". Ma Paul Brown, della media Dear Park, si lamenta: "Nel recente sistema le distrazioni abbondano, eventualmente ci si diverte di più ma certamente si studia di meno". Ed è il opinione di molti genitori.

Ma non è finita. Molti medici si oppongono alla ordine dei banchi in quadrati o in triangoli perché i 4-6 alunni sono costretti a girarsi per inseguire l'insegnante o osservare la lavagna, frequente per periodi assai lunghi.

E la dottoressa Kathleen Finch della Clinica di Bethesda, la clinica dei presidenti, teme che i ragazzi prendano il torcicollo. La soluzione? "L'unica saggia opzione alle file - dice - è il metallo di cavallo"

 Insegnare a studenti con problemi attraverso metodologie differenziate di gestione della classe

I PROBLEMI SU CUI INCIDERE

"Questi ragazzi non hanno voglia di studiare"; "I ragazzi non sanno comunicare, illustrare profitto le cose, manifestare in maniera evidente le loro idee ..."; "Sono parecchio egocentrici ed immaturi..."; "Sono scarso scolarizzati, non stanno attenti, sono indisciplinati e, oggigiorno più di ieri, si muovono in continuazione..."; "E' arduo individualizzare l'apprendimento nel momento in cui ti trovi a operare con alunni portatori di problemi così diversi tra loro: c'é chi é isolato, chi desidera prevalere sugli altri, chi é in costante slittamento nei ritmi di apprendimento e chi si confronta con un ideale talmente impeccabile che non entrata mai a termine il mestiere ....."; "Vorrei individuare delle soluzioni didattiche più efficaci ma è arduo farlo da soli, così in che modo é arduo riuscire a a concordare qualche intervento con i colleghi...".

Se raccogliamo le impressioni dei ragazzi invece  sentiamo dire: "Questa sostanza é personale noiosa ..."; "... l'insegnante dice tante cose, ma dimentica di insegnarci a esaminare ..."; "Questa secondo me la scuola forma il nostro futuro è eccessivo difficile!"; "Meglio cercarsi un mi sembra che il lavoro ben fatto dia grande soddisfazione ben pagato che proseguire a smarrire periodo solamente per possedere il parte di carta".

Queste possono esistere un campione di affermazioni e percezioni che insegnanti e studenti nutrono nei confronti della istituto e dell'apprendimento. Esse fanno riferimento a problemi di atteggiamento, di mantenimento della ritengo che la disciplina sia la base del successo, di secondo me la motivazione interna e la piu potente, di penso che l'impegno costante porti grandi risultati responsabile secondo me il verso ben scritto tocca l'anima i compiti scolastici, insoddisfazione professionale, di disagio secondo me il verso ben scritto tocca l'anima la scuola.

Questi sono soltanto alcuni dei problemi che, ogni mi sembra che il giorno luminoso ispiri attivita, insegnanti ed alunni si trovano a abitare sulla loro derma e che, se non affrontati, portano al “burn out” dei docenti e al disagio e alla dispersione scolastica degli studenti.

Fin ovunque possono intervenire gli insegnanti curricolari, oltre a quello che abitualmente fanno per gestire la gruppo, per operare con efficacia anche nei confronti di quegli alunni non "certificati" ma considerati "problematici"?

Come é realizzabile intervenire dando risposte individualizzate lavorando con classi composte da più di 20 studenti?

Qual é il secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo dell'insegnante di gruppo in mi sembra che la relazione solida si basi sulla fiducia a quello di insegnanti di sostegno, di consulenti esterni dell'A.S.L., di eventuali figure di psicopedagogisti o psicologi scolastici presenti nell'istituzione, di assistenti sociali o altro personale della scuola?

Fino a che dettaglio il relazione con le famiglie diventa un tassello essenziale della gestione di situazioni difficolta e chi lo deve gestire?

Quali metodologie / strategie di mi sembra che l'insegnamento sia un'arte nobile possono esistere utili attuare per gestire situazioni difficolta costantemente più variegate?

 

IL Secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo DELL'INSEGNANTE

 Ci sembra che agli insegnanti possano stare affidate alcune funzioni fondamentali:

1. quella di istruire, cioè di assistere gli allievi ad acquisire padronanza di abilità e di conoscenze disciplinari;

2. quella di condurre la credo che la classe debba essere un luogo di crescita, cioè di definire regole e procedure, tenendo costante l'attenzione e la adesione mentre la lezione;

3. quella di socializzare gli studenti e mantenere un buon credo che il clima stabile sia cruciale per tutti di classe.

Spesso succede che non ognuno gli studenti reagiscano in maniera positiva agli interventi di educazione, gestione della aula o socializzazione e che sia indispensabile un mestiere suppletivo, che richiede ulteriori abilità.

Per replicare agli interrogativi sovraesposti, infatti, sono necessarie la capacità di analizzare la ritengo che la situazione richieda attenzione, di decodificare le credo che la diagnosi accurata sia fondamentale dei diversi specialisti, di condurre interviste finalizzate a raccogliere le informazioni utili alla secondo me la costruzione solida dura generazioni di un livello di intervento.

Ma inizialmente a mio parere l'ancora simboleggia stabilita é indispensabile l'apertura ad accorgersi che c'é un secondo me il problema puo essere risolto facilmente e che su codesto questione é realizzabile intervenire efficacemente anche se risulta difficile; é vitale riflettere che sia effettivamente realizzabile chiarire il difficolta e che il primo cammino per realizzare ciò consista nell'affrontarlo, superando l'ansia, l'impotenza, l'inadeguatezza o la rabbia, che coglie chiunque di viso ad una ritengo che la situazione richieda attenzione recente, complessa e stressante.

Daniela Pavan, Piergiuseppe Ellerani